mercoledì 19 gennaio 2011

Dieci avvocati per me, posson bastare. O no?


L'avvocato Niccolò Ghedini rassicura il suo cliente, Silvio Berlusconi. Foto d'archivio

A quanto pare oggi alle 19 Berlusconi si è incontrato con tutti i parlamentari del Pdl che svolgono la professione d’avvocato perché si mettano al lavoro sul Ruby-gate.
Piuttosto generoso, da parte sua, trovare gli avvocati anche per le ragazze coinvolte nell’inchiesta; o, forse, piuttosto conveniente mettere in campo una schiera di avvocati che possano seguire una linea difensiva unica e precedentemente concordata, evidentemente per proteggere una sola persona: l’attuale capo dello stato.
Potrebbe essere la prima volta (correggetemi se sbaglio) che un imputato può vantare una dozzina di avvocati che si spalleggiano a vicenda. Perché se una sola persona controlla la voce di ogni testimone chiamato a spiegare gli eventi per il quale  è imputato, va da sé che non correrà mai il rischio di essere contraddetto.
«Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte, e diventerà una verità». Joseph Goebbels

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