giovedì 20 gennaio 2011

WOW dei Verdena non stupisce

Il precedente album, Requiem (2007), ha segnato una svolta nella discografia dei Verdena: perfettamente riconoscibili, ma molto diversi da prima. C'era quindi grande attesa per questo WOW per diversi motivi: innanzitutto band come loro ce ne sono pochissime in Italia e quindi ogni nuova uscita è fonte di hype immenso, poi da quando si è saputo che si sarebbe trattato di un doppio album da 27 pezzi la curiosità è schizzata alle stelle.
E purtroppo, come spesso accade con gli album così lunghi, le aspettative sono in parte deluse. Gli album doppi che meritano l'ascolto di ogni loro traccia si possono contare su una mano sola quasi, e WOW non è certo tra questi. La lunghezza spropositata (più di 80 minuti frammentati in tanti pezzi molto brevi) rende l'ascolto difficile e alla lunga molto noioso, sopratutto per il fatto che i pezzi più validi sono nel primo cd.
Tutto l'album segna un'altra svolta per i Verdena, e stavolta verso il pop. Non che questo sia un male a prescindere, ma viene da chiedersi che senso abbia per una band come i Verdena. Certi pezzi, soprattutto del secondo cd, sembrano davvero snaturare quel che il trio bergamasco ha prodotto sin'ora. Poi certo, è bello sentire artisti affermati che non rinunciano in alcun modo a sperimentare e cambiare, e di sicuro solo la musica ha subito l'alleggerimento pesante perché i testi sono sempre brutali, ma semplicemente sarebbe bastato scremare molti pezzi inutili e tenere tutto quel che c'è di buono per avere forse il loro miglior album.
Nel primo cd pezzi come Loniterp, Mi coltivo, Miglioramento, Il nulla di. O, Lui gareggia e le due conclusive Sorriso in spiaggia si trovano a metà strada tra lo stile di Requiem e quello di WOW, risultando indubbiamente la scelta più felice. La splendida Razzi arpia inferno e fiamme poi è uno dei pezzi più belli di sempre dei Verdena, e non a caso è stata scelta come primo estratto dall'album.
Ma il secondo cd a parte sporadici episodi interessanti (Attonito, E' solo Lunedì, Rossella roll over e La volta) è completamente da dimenticare.
Le canzoni pur essendo molto più pop rispetto a prima non sono quasi mai banali, la maggior parte dei pezzi ha una struttura che esce fuori dal solito schema "strofa/ritornello/strofa/ritornello", ma certe volte regna quel cattivo gusto che sembra affondare grandi band (vedi i Muse, ai quali tra l'altro un paio di pezzi sembrano essere simili) quando decidono di strafare.
Se comprate il disco non aprite mai il vano che contiene il cd2 e sarete soddisfatti.

Voto: 6,5 (7,5 + 5,5)

Ghost3fano


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