venerdì 7 gennaio 2011

La befana sorride a Milan, Roma, Inter e Palermo. Carbone per la Juve

La diciottesima giornata di campionato, la prima del 2011, offre numerosi spunti di riflessione. Come logico partiamo dall’alto, quindi dal Milan, che a Cagliari senza Ibrahimovic trova più di una difficoltà ad avere la meglio sulla squadra di Donadoni, ben messa in campo e apparsa per lunghi tratti più vivace e pimpante dei rossoneri. Alla fine decide il giovane Strasser, ventenne lanciato da Allegri, ben imbeccato (seppur in leggero fuorigioco) da Cassano che così è riuscito a dare un senso ai suoi primi 20 minuti milanisti.  Un’altra partita molto più equilibrata di quanto dica il risultato finale è stata quella tra Roma e Catania. La squadra di Giampaolo ha giocato una gara molto attenta e sulle ripartenze è stata capace di rimontare lo svantaggio iniziale messo a segno da Borriello con le reti di Silvestre e Maxi Lopez. Ad inizio ripresa prima Borriello e poi la doppietta di Vucinic fissano il risultato sul 4-2 finale. Il Catania giustamente recrimina per i due gol finali, entrambi viziati da azioni irregolari non viste dal direttore di gara.
Un ottimo Palermo, concentrato e pieno di vitalità, demolisce 3 a 0 la Sampdoria e si iscrive a pieno titolo nella corsa all’Europa che conta. I gol portano le firme di Miccoli, Migliaccio e Maccarone. In serata si è potuto assistere alla prima di Leonardo alla scala su sponda nerazzura. La squadra è sembrata rinfrancata dal cambio dell’allenatore, ritrovando un eccellente condizione fisica ma soprattutto grinta e una tranquillità mentale che da tempo mancava. Senza grosse rivoluzioni l’Inter ha regolato uno spento Napoli senza idee. 3 a 1 finale (Motta, Pazienza, Cambiasso, Motta).
Il risultato che ha destato maggior sorpresa è sicuramente quello dell’Olimpico di Torino dove il Parma si è imposto con un roboante 4 a 1 sulla Juventus. La gara per i bianconeri è stata pesantemente condizionata dall’infortunio di Quagliarella (rottura del legamento e stagione per lui già terminata) e dalla sciagurata espulsione rimediata da Felipe Melo, tornato il solito Melo che si era potuto “apprezzare” lo scorso anno. La squadra di Marino è stata brava a sfruttare la superiorità numerica allargando il gioco e facendo un ottimo possesso palla favorito dai giocatori tecnici mandati in campo. Il tabellino: Giovinco, Giovinco, Legrottaglie, Crespo e Palladino.
In coda importantissime vittorie di Cesena e Bari rispettivamente su Brescia e Lecce. Entrambi i match erano veri e propri scontri diretti. A Brescia partita decisa nel primo tempo dall’uno - due firmato Jimenez – Ceccarelli con rete di Eder che accorcia nella seconda frazione di gioco. A Lecce invece decide il neo arrivato Okaka con un gol di pregevolissima fattura. Chiudono la diciottesima giornata la bella vittoria dell’Udinese (2-0 sul Chievo) sempre più convincente e i pareggi tra Bologna e Fiorentina e tra Lazio e Genoa.
Il Milan si laurea così campione d’inverno con un turno d’anticipo, l’Inter (con due partite ancora da recuperare) si riaffaccia prepotentemente nella corsa allo scudetto mentre appare sempre più incerta la lotta per i piazzamenti Champions con 7 squadre in lizza per soli 4 posti.

Mywo

1 commento:

Lares ha detto...

tanti cristoni il 6 e col napolì sarà durissima

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