martedì 4 gennaio 2011

Vasi a confronto: TRON LEGACY

Cos'è Vasi a confronto? Si tratta di un confronto di opinioni, di idee diverse su un certo tema. Il primo articolo di questa serie è incentrato sul film Tron Legacy, ultimo lungometraggio uscito nel 2010. Leggete, fatevi un'idea e commentate!!

1982: Tron. La Disney si tuffa nel nuovo mondo (ai tempi) dell’informatica raccontando una storia completamente distante dai canoni classici e ammalia gli spettatori con un mondo surreale e devastante per gli occhi. 2010: Tron: Legacy. La Disney ci riprova dopo 28 anni di assenza. Diciamolo, il primo film non aveva bisogno di un seguito però a quanti avrà fatto gola poter raccontare una nuova avventura in quell’universo fantascientifico? […] Da un punto di vista scenografico bisogna solo fare i complimenti, l’universo virtuale è vivo e pulsante, verrebbe quasi voglia di poterlo visitare. L’audio si abbina perfettamente col resto: se il lavoro dei Daft Punk viene snaturato fuori dal lungometraggio, al suo interno risulta azzeccatissimo con buone tracce sia per le scene d’azione che per quelle più tranquille. L’angoscia elettronica audiovisiva del primo film non è stata abbandonata. Se prendiamo in mano la storia magari possiamo trovare qualcosa di non originale ma che non era mai stato posizionato in un universo simile e con delle idee del genere. L’unica pecca forse sta nel linguaggio utilizzato capace di non far comprendere appieno tutte le sfaccettature di una storia abbastanza complessa. Vanno fatti i complimenti per il giusto dosaggio di azione e discorsi all’interno dei godibili 127 minuti. Memorabile la parte dentro la discoteca e la recitazione di Michael Sheen al suo interno. Nella pellicola c’è tutto quello che uno spettatore desidera: azione intrighi, effetti speciali pazzeschi, amore, citazioni, frasi a effetto, qualche gnocca (che non fa mai male, basta non esagerare) ed un pizzico di tamarria che fa sempre bene. Ottimo esordio per Kosinski. Per chi non ha mai visto Tron: prendetelo come un’avventura in un mondo mai visto prima. Per chi ha visto Tron: i riferimenti ce ne sono ed anche tanti ma non si può vivere nel passato. L’originalità se n’è andata nell’82 ma tutto il resto è rimasto, anzi, è stato ampliato. Io stesso avevo paura di un filmaccio americano e mi sono dovuto ricredere, meno male.
                                                                                                                                
 Lares

Ci sono voluti giusto 28 anni per avere il seguito di un film che per tanti motivi nel corso degli anni è diventato un vero e proprio culto. Pioniere della computer grafica il primo TRON dell'82 è uno di quei capolavori senza tempo. La Disney aveva sfornato un film la cui trama molto semplice era infarcita con un simbolismo cristologico fortissimo e che faceva delle sue limitazioni visive delle virtù: dopo 10 minuti nel mondo di TRON la sensazione di straniamento scompariva e tutto sembrava perfettamente coerente, ma non meno sorprendente.
Le aspettative per questo ultra-tardivo seguito erano pertanto altissime e ovviamente in gran parte deluse. Ovviamente perché ormai è impossibile per la Disney fare un film senza intamarrirlo fino alla nausea. […] Il lato tecnico del film funziona alla grande, il mondo di TRON risplende di una luce oscura propria, tutto è super cool in questo contrasto di nero e strisce rosse e blu (il primo era più visionario e fantasioso, ma questo è così COOOL che gli si perdona il calo di visionarietà). Interessante come si sia deciso di prendere ogni singolo elemento del primo film: le tute, i carri armati, le moto, i ricognitori, le navi trasporto, le navi da guerra e farcele vedere con la grafica del giorno d'oggi, quasi una tacita ammissione che come le avevamo viste nel'82 erano una bozza, ma quel che avevano davvero in mente è quel che possiamo vedere solo oggi. […] Ma questo servizietto finisce laddove il film rompe i legami col suo predecessore, ovvero sotto tutti gli altri aspetti. La trama è scialba, priva del simbolismo del primo, poco coinvolgente, dal finale scontato, piacente a caso dei temi attuali (programmi open source, genetica, ecc), a tratti insensata. […] Le musiche dei Daft Punk deludono tantissimo perché dal duo francese ci si aspettava qualcosa che uscisse fuori dalle meccaniche del solito accompagnamento/polpettone hollywoodiano, regalando solo un paio di pezzi elettronici da cardiopalma (seppur epici): per il resto troviamo lo stesso motivetto riproposto in mille salse. […]
Se TRON: Legacy si fosse dimostrato "avanti" come lo fu ai suoi tempi il primo a quest'ora staremmo gridando al miracolo, proprio per il fatto che la tecnologia oggi permette di creare mondi sì belli come quelli di TRON: Legacy, ma anche molto più coerenti e "grandi" (vedi "Avatar"). E come se non bastasse TRON: Legacy è un film mediocre anche se preso a sè stante, senza tenere conto del suo predecessore. Se poi condiamo il tutto con l'implemento a caso e assolutamente non sfruttato e non necessario del 3D otteniamo un bellissimo giocattolo, tanto bello quanto inutile e deludente.                                                                                                                        
 Ghost3fano

                                   (http://downinthespiral.blogspot.com/2011/01/recensione-tron-legacy.html)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho appena visto Tron Legacy e mi pongo in mezzo a voi due: esteticamente spettacolare e impeccabile (ma anche molto tamarro); le musiche sono ideali per accompagnare ma forse fuori dal film non rendono molto; la trama è nulla, a tratti noiosa e pochissimo originale. Mi sembra il classico film spettacolare per i nostri tempi ma che, se visto tra 10 anni, non varrà molto perchè punta solo sugli effetti speciali.
P.S.: ma solo io ho notato che è tutto quasi uguale a Star Wars?? dalla navicelle ai cappucci in testa, da "io sono tuo padre" alle ambientazioni..no?

Unknown ha detto...

Quando Clu dice "Io non sono tuo padre" ho detto alla mia amica accanto "Hey, è Star Wars al contrario!" e siamo morti dal ridere! XD

Posta un commento