martedì 1 febbraio 2011

La pecora nera di Ascanio Celestini

Non chiedetemi come ci si senta dopo aver visto La pecora nera, il film di Ascanio Celestini tratto dal suo omonimo libro e spettacolo teatrale, che nel 2010 è stato presentato al Festival di Venezia. Non credo di essere in grado di dirvelo o di elaborare un pensiero che non sia banale.
La pecora nera racconta la dura vita di Nicola (Celestini) che ha vissuto buona parte dei suoi anni in manicomio, a stretto contatto con quelli che lui chiama "santi". Tra tutti figura un amico, interpretato da un fantastico Giorgio Tirabassi, in gran spolvero in un ruolo difficile.

Non è un film per tutti, credo. Qualcuno potrebbe considerarlo una noia (per non dire peggio) ma chi ha la sensibilità giusta lo può apprezzare e può trarne un'emozione. La voce profonda del protagonista, già apprezzata nei monologhi di Parla con me su Rai3, dona alle parole un peso diverso, nuovo. Sinceramente lo consiglio perchè dona allo spettatore sicuramente tristezza, ma una tristezza piacevole, fino anche a qualche lacrima. E soprattutto risolleva il tema della malattia mentale, affrontato con uno guardo dagli anni '60 a oggi.
Per questo motivo mi permetto di abbinare a questo film, una colonna sonora. Da subito mi è venuto in mente Simone Cristicchi, un geniale cantautore ancora poco conosciuto nonostante il suo valore. Nel 2007, ricordiamo tutti la sua vittoria a Sanremo con Ti regalerò una rosa. Dietro a quella canzone c'è stato un gran lavoro del cantante che ha girato un documentario sui centri di igiene mentale e sulle loro storie. Oltre a quel primo singolo, nell'album è contenuta anche La risposta, una delle migliori opere di Cristicchi, il cui testo si addice perfettamente a questo film. A voi.


"La risposta è dall’altro lato del cervello 
La risposta è dall’altra parte del cancello" 


D9P

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