sabato 30 aprile 2011

La scaletta del Primo Maggio

In assoluta anteprima vi sveliamo la scaletta ufficiale del concerto di domani.
Lo spettacolo si aprirà verso le 15:10 con quattro band d'apertura, il primo "big" ad esibirsi sarà Eugenio Finardi. A seguire nel corso del pomeriggio scenderanno sul parlo i Modena, Giuliano Palma che riproporrà un interessante duetto con Nina Zilli, Bennato e tanti altri.
Nel corso della serata ci saranno gli ospiti più attesi: Daniele Silvestri, i Subsonica che dalla loro pagina di Facebook hanno fatto sapere che si esibiranno intorno alle 20:15, Caparezza e Dalla e De Gregori.
Il concerto si potrà seguire come tutti gli anni in direta su Rai 3.

Ecco la scaletta completa:

ANTEPRIMA

Bandervish
Erica Mou
Autoreverse
Enrico Capuano

POMERIGGIO

Eugenio Finardi
Luca Barbarossa
Modena City Ramblers
Giuliano Palma and the Bluebeaters feat. Nina Zilli
Edoardo Bennato
Ascanio Celestini
Paolo Belli con Qbeta e Tinturia
Edoardo De Angelis
Bandabardò e Peppe Voltarelli
Enzo Avitabile feat. Raiz e Co' Sang
Lucariello
Nduccio
Rebecca

SERA

Daniele SIlvestri
Subsonica
Ennio Morricone
Orchestra Roma Sinfonietta
Caparezza
Lucio Dalla e Francesco De Gregori
Peppe Servillo e Fausto Mesolella
Paola Turci
Gino Paoli
Chiara Civello

 Mywo

venerdì 29 aprile 2011

Il full trailer italiano di Harry Potter e i doni della morte - Parte II

Ecco a voi il trailer in italiano di uno dei film più attesi degli ultimi dieci anni: Harry Potter e i doni della morte - Parte II. L'episodio finale del maghetto di Hogwarts sarà molto più movimentato e, come vediamo dal trailer, si concentrerà sullo scontro epico tra Harry (Daniel Radcliffe) e Voldemort (Ralph Fiennes), senza dimenticare il ruolo chiave di Piton (Alan Rickman) e gli amici di sempre Ron (Rupert Grint) e Hermione (Emma Watson), su cui aleggia lo spettro di una morte.


D9P

Thor tuona al cinema e il primo teaser dei Vendicatori

(contiene SPOILER) Da pochi giorni è uscito in tutta Italia Thor, film ispirato alle vicende del dio nordico Marvel. Interessante notare che stranamente il lungometraggio è uscito prima in Italia (27 aprile) che negli Stati Uniti (6 maggio). Indubbiamente il film rende onore allo storico personaggio dei fumetti, narrando il suo primo arrivo sulla Terra. Il film è diviso in due e ci mostra prima la vita di Thor su Asgard, una sorta di monte Olimpo per gli dei nordici, dove il nostro eroe appare spavaldo e sicuro di salire sul trono, succedendo al padre Odino. Ci vengono presentati anche il fratello Loki e i fedeli amici di Thor: guidati da quest’ultimo la combriccola decide, contro il volere di Odino, di attaccare il mondo di Jotunheim, popolato dai giganti di ghiaccio, rivali storici degli asgardiani. Thor mostra tutta la sua potenza, donatagli dal martello Mjolnir, ma corre troppi rischi e al suo ritorno trova il padre Odino furioso ma deciso nel spedirlo in esilio e senza poteri proprio sulla Terra. Inizia qui la seconda parte del film in cui un disorientato Thor, aiutato da Jane Foster, cerca di recuperare il suo martello, vigilato dagli uomini dello S.H.I.E.L.D. Nel mentre su Asgard scopriamo che dietro l’esilio di Thor c’è il fratello Loki, invidioso e pronto a rubargli il trono. Per ottenere ciò che vuole Loki manda sulla Terra il Distruttore, un potente gigante sparafuoco che verrà poi sconfitto da un nuovo Thor, finalmente puro e degno di impugnare il Mjolnir. Tornato con gli amici su Asgard, Thor sfida il fratello Loki che cade in un misterioso vuoto ma, durante la battaglia, il Bifrost, ponte di collegamento con gli altri mondi, viene distrutto da Thor, così da evitare la distruzione del mondo dei ghiacci. In questo modo però Thor non potrà rivedere la bella Jane Foster che si mette subito al lavoro per ripristinare il collegamento.
Il regista Kenneth Branagh ha dunque fatto un ottimo lavoro, nonostante la sua preparazione sia più classica. Gli effetti speciali sono notevoli e Chris Hemsworth impersona un perfetto Thor, per quanto troppo moderno e farfallone rispetto ai fumetti. Vorrei sottolineare anche il physique du rôle di Tom Hiddleston, con la faccia giustissima per interpretare il dio dell’inganno Loki. Nel cast anche Natalie Portman (Jane Foster), Anthony Hopkins (Odino), Stellan Skarsgard (Eric Selvig). Immancabile il cameo di Stan Lee, padre della Marvel, accompagnato da quello di Michael Straczynski, autore che ha restituito vigore alle avventure fumettistiche del dio del tuono.
Ma veniamo al punto: da fan Marvel non posso evitare di raccontarvi tutti i piccoli e grandi riferimenti e collegamenti all’universo Marvel (se ne avete trovati altri scriveteli nei commenti!!). Innanzitutto sono numerose le citazioni agli altri film Marvel: il professor Eric Selvig, parlando della misteriosa organizzazione S.H.I.E.L.D., racconta di un suo collega scomparso che lavorava con le radiazioni gamma. Si tratta indubbiamente di Bruce Banner/Hulk interpretato nel film da Edward Norton che sarà sostituito da Mark Ruffalo nel film sui Vendicatori. Un altro palese riferimento lo troviamo quando lo S.H.I.E.L.D. si trova di fronte il Distruttore e si domanda se sia “roba di Stark” (Tony Stark/Iron Man/Robert Downey Junior). Chi legge i fumetti Marvel inoltre non può non aver notato l’identità del cecchino inviato ad abbattere Thor: vediamo un agente che invece di prendere un fucile sceglie arco e frecce e che successivamente viene chiamato alla radio “Barton”. Stiamo dunque parlando di Clint Barton, alias Occhio di Falco, supereroe dei Vendicatori che però non avrà, per ora, un film tutto per sé. Ottimo stratagemma per introdurre questo personaggio e non mostrarlo solo nel film dei Vendicatori. Per concludere vi ricordo di non abbandonare la sala fino alla fine dei titoli di coda.
Come al solito la Marvel ci riserva una piccola chicca per esaltare i fan più preparati. Questa volta, invece di creare un collegamento con uno dei prossimi film Marvel (come per esempio Capitan America: il primo vendicatore), pone le basi per la trama del film sui Vendicatori che uscirà il 4 maggio 2012, mostrandoci il direttore dello S.H.I.E.L.D. Nick Fury che convoca il professor Eric Selvig per proporgli di studiare uno strano oggetto, chiamato Cubo Cosmico che nei fumetti dona un potere infinito a chi lo possiede. Sullo sfondo del corridoio si vede la sagoma di un’altra persona: che sia Capitan America? Eric Selvig accetta l’offerta ma le sue azioni sono guidate da Loki. Possiamo dunque ipotizzare che Loki si accorderà con altri cattivi per mantenere il possesso del cubo di energia e che per sconfiggerlo sarà necessario riunire i Vendicatori. Siamo in grado di mostrarvi un primo teaser del film del 2012 e un simpatico spot di Thor, in attesa di Capitan America: il primo vendicatore, in uscita il 27 luglio di quest’anno.
D9P

giovedì 28 aprile 2011

La Vecchia Signora si rifà il trucco


No, in questo articolo non vi sveleremo chi sarà il nuovo bomber per la prossima stagione e nemmeno il nuovo allenatore (anche perché  saperlo vorrebbe dire fare un altro mestiere…). Il “trucco” a cui ci riferiamo è la veste grafica e non solo del sito ufficiale juventino. Chiunque avesse recentemente dato un sguardo al vecchio avrebbe sicuramente notato quanto fosse povero di contenuti, graficamente bruttino e soprattutto poco appetibile. Questi sono stati i principali motivi che hanno fatto si che a soli 3 anni dalla creazione del sito esso venisse completamente rinnovato ed implementato.
Le maggiori novità sono nella grafica, con uno sfondo 3D del futuro stadio; le news sono in primo piano con una finestra slide che scorre automaticamente o manualmente ed un menù a tendina laterale che ci segue nello scorrere della pagina. La navigazione è immediata e molto rapida con qualunque browser e questo è sicuramente un punto a favore.

Le maggiori novità sono però a livello multimediale e di comunicazione in quanto si è finalmente deciso di integrare nel sito ufficiale anche una pagina Facebook con la quale rimanere costantemente in contatto con i proprio tifosi e nella quale inserire tutte le novità che altrimenti rischiavano di passare inosservate. Oltre a Facebook ci sarà anche la pagina di Twitter ed un canale Youtube personalizzato nel quale verranno inseriti i video della stagione, higlights delle partite, interviste ai giocatori e iniziative varie. Questa è sicuramente la novità più importante perché tutte le maggiori squadre europee (Real, Barça, Manchester) hanno i collegamenti ai social network con un’utenza che si aggira sui 12 milioni di fan, e questo fa capire quanto possa essere importante per una società con più di 14 milioni di tifosi sparsi per il mondo l’avere un canale diretto con tutti loro.

Di seguito inseriamo i vari link alle pagine ufficiali:






Mywo

martedì 26 aprile 2011

Best goal of the week #14



Tanta Serie A questa settimana nella nostra rubrica: Stankovic che evidentemente quest’anno ha deciso di fare solo bei gol, decide la prima semifinale d’andata di coppa Italia con un gran esterno destro  al volo dal limite dell’area; Abel Hernandez, tornato finalmente a segnare (e giocare) con continuità dopo i tanti problemi fisici avuti, conclude una bella azione con un tiro imparabile sotto la traversa; Marcolini del Chievo invece si inventa uno di quel gol che non tutti osano provare, un tiro da oltre 45 metri, un super pallonetto vedendo il portiere fuori dai pali. La Major League ci regala un bel gol dimostrando tutti i progressi visti negli ultimi anni del soccer americano con Juan Agudelo, stop e girata al volo a sorprendere il portiere. Apprezzabili le rovesciate di Pa e Leudo ed il colpo di tacco di Zapata. Per finire degno di nota è sicuramente il gol che decide il Classico di Spagna assegnando la Coppa del Rey al Real Madrid dopo 21 anni. Bella triangolazione Marcelo – Di Maria e stacco di testa di Ronaldo che rimane in aria per circa 5-6 minuti e può insaccare comodamente in rete.

1) Dejan Stankovic (Inter)
2) Adailton (Atletico-PR)
3) Juan Agudelo (New York Red Bulls)
4) Pa Modou Kah (Roda FC)
5) Abel Hernandez (Palermo)
6) Michele Marcolini (Chievo)
7) William Zapata (America de Cali)
8) Baloy (Santos Laguna)
9) Dahwling Leudo (la Equidad)
10) Cristiano Ronaldo (Real Madrid)

A voi.



Mywo

lunedì 25 aprile 2011

Rivoluzione Nintendo? Arriva la nuova Wii…


La Wii console lanciata dalla Nintendo nel 2006 pare avrà presto un erede. Queste sono le indiscrezioni: la macchina dovrebbe essere presentata in anteprima all’Electronic Entertainment Expo (E3), la più grossa fiera dedicata ai videogame del mondo che si svolgerà a Los Angeles dal 7 Giugno. 
Non ci sono ancora notizie ufficiali ma da quanto è trapelato ci sarà un netto salto in avanti a livello prestazionale per la console: processore da 3 core della Ibm più potente di quello dell’Xbox, scheda grafica Ati basata su un chip Rv770 pare addirittura superiore alla nVidia 7800 della PlayStation 3, un nuovo controller tattile con schermo da 6 pollici e lettore Blu Ray. Sarebbe una completa inversione di tendenza per una console che ha fatto della semplicità e della giocabilità i suoi cavalli di battaglia portandola a surclassare, con 90 milioni di pezzi venduti, i colossi di Sony e Microsoft. C’è da dire che le vendite quest’ultimo anno sono leggermente calate però non siamo in grado di prevedere se questo basterà per un cambio così radicale di filosofia. Presentata così sembra una console molto sofisticata, adatta al 3d, con una grafica di livello, tutti fattori presenti nelle altre console ma che di fatto “normalizzerebbero” anche la punta di diamante in casa Nintendo. I
l prezzo oltretutto dovrebbe essere tra i 300 e 400 Euro e questo forse può far pensare ad uno scherzo, nel senso che in realtà la Wii 2 (che dovrebbe chiamarsi Stream) potrebbe essere si graficamente un passo avanti rispetto alla precedente, ma senza queste grandi rivoluzioni che di fatto ne farebbero perdere l’essenza.
Queste le parole di Shigeru Miyamoto, padre di Super Mario e mente della Nintendo: “La nostra prossima console? Magari sarà molto complessa e potente, tutto il contrario della Wii insomma".
Magari…

Mywo

martedì 19 aprile 2011

Best goal of the week # 13



Eccoci con il nostro consueto appuntamento con i gol migliori della settimana. Direi di partire da due reti abbastanza insolite e altrettanto complicate, stranamente ce ne sono due molto simili, gli autori sono Martinones e Nunez che superano entrambi il difensore con un pallonetto e girando su se stessi concludono a rete prima che la palla tocchi terra. Da applausi anche l’invenzione di Hulk del Porto che vedendo il portiere leggermente fuori dai pali segna con tiro a giro. Restando sui tiri da fuori è veramente bello e difficile il gol di Obika che riesce a coordinarsi alla perfezione centrando il 7 dal limite dell’area. Bellissime le azioni personali di Dzyuba e di Barcos che segnano dopo aver saltato diversi avversari. Infine c’è il cucchiaio di Totti su rigore, niente di nuovo, niente di particolarmente complesso, rimane però un gesto tecnico spettacolare dall’esito tutt’altro che scontato.

1) Hulk (Porto)
2) Nikica Jelavic (Rangers)
3) Francesco Totti (AS Roma)
4) Jon Obika (Yeovil Town)
5) Luisao (Benfica)
6) Dzyuba (Spartak Mosca)
7) Martinones (Club Blooming)
8) Victor Nunes (Herediano)
9) Carlos Almeida (Oliverira do Hospital)
10) Hernan Barcos (LDU Quito)


Mywo

Terraferma per Max Pezzali con il nuovo singolo Credi

Con l'ultimo Festival di Sanremo è ufficialmente tornato Max Pezzali, dopo tre anni lontano dalle scene. Il nuovo disco si intitola Terraferma ed è stato anticipato, proprio alla manifestazione canora, dal singolo Il mio secondo tempo, tuttora in heavy rotation in tutte le radio.
Terraferma non si discosta di molto dall'ultimo album di inediti, Time out, e ripresenta lo stesso sound e melodie simili, lontane, purtroppo, anni luce a quegli 883 che hanno fatto storia. Il nuovo Max Pezzali solista è molto melodico e nonostante i propositi, a parole, di crescere, di iniziare "il secondo tempo", la maturazione musicale tarda ad arrivare. I testi rimangono molto semplici ed efficaci, così come è sempre stato, e questo va sicuramente a favore di Max: il vero talento degli 883 prima e di Pezzali ora è proprio quello di scrivere in modo semplice ma raggiungendo e coinvolgendo tantissime persone che riescono a rispecchiarsi nelle parole delle canzoni. D'altronde chi non è cresciuto con Come mai, Una canzone d'amore, La regola dell'amico o Gli anni? Beh, sicuramente non io. Per questo motivo mi viene veramente difficile parlare male di Max Pezzali, dopo essere cresciuto con le sue canzoni che, nel bene o nel male, hanno segnato più di un'epoca. Per quanto l'involuzione musicale sia lampante, la purezza della figura di Max inibisce dal l'attaccarlo, come invece viene facile fare con tanti altri. Nonostante tutto ciò, Max Pezzali continua a volare altissimo e ogni album è un successo assicurato, che lo si voglia o no.
Per rafforzare questo successo è quindi pronto il secondo singolo, dal titolo Credi, traccia numero 1 del disco. Il pezzo è immediatamente godibile e molto orecchiabile. E' stata rilasciata anche un'anteprima del videoclip, come sempre diretto dai Manetti Bros, dove troviamo due piccoli beniamini della tv come Federico Russo dai Cesaroni e Beatrice Galati da Un medico in famiglia. Max Pezzali ha rilasciato una dichiarazione sul nuovo singolo, Credi:

"Ogni generazione è convinta di essere migliore di quelle venute dopo, penso sia un modo per dare senso al passare del tempo e alla perdita della giovinezza. I ragazzi di oggi si sentono ripetere continuamente dagli adulti di essere fortunati a vivere in un’epoca che mette a loro disposizione mezzi straordinari e opportunità impensabili per le generazioni precedenti; però questi tempi incredibili generano problemi inediti coi quali i giovani stanno faticosamente imparando a convivere per trovare la propria strada. Io dico che ci devono credere fino in fondo non dando retta a chi li sottovaluta"

Credi non è certo la migliore traccia del cd, anzi. A mio parere, le canzoni degne di nota sono: la title-track Terraferma,  Sto bene qui e Quello che comunemente noi chiamiamo amore, sicuramente la migliore. La caratteristica che accomuna questi brani è la tonalità cantata da Max Pezzali, molto bassa, l'unica che può esaltare la voce dell'ex leader degli 883. Per contro, vedasi l'esibizione sanremese di Il mio secondo tempo. Credo che quando Pezzali capirà questa cosa, potrà fare quel cambiamento da tempo inseguito, magari affidandosi ad altri autori. Ma c'è effettivamente l'interesse di cambiare??
D9P

lunedì 18 aprile 2011

The next three days

Uscito nelle sale statunitensi a novembre 2010 e in quelle italiane a partire dallo scorso 8 aprile, The next three days è un remake del recente film francese Pour elle, distribuito in America come Anything for her, scritto e diretto da Fred Cavayé. La trama di The next three days, riadattato, prodotto e diretto dall’affermato sceneggiatore Paul Haggis (creatore della serie Walker Texas Ranger, sceneggiatore di blockbuster quali Million dollar baby, Flags of our fathers e Quantum of solace, regista di Crash – Contatto fisico), è rimasta sostanzialmente uguale all’originale: il professore John Brennan (ben interpretato dal truce Russell Crowe) e l’impiegata Lara (Elizabeth Banks) sono coniugi innamorati e genitori del piccolo Luke (Ty Simpkins) la cui vita quotidiana viene distrutta da un’irruzione della polizia, che arresta e fa processare Lara con l’accusa di aver ucciso il suo capoufficio dopo un acceso litigio. La narrazione salta i mesi durante cui si svolge il processo e arriva direttamente a Lara in galera e John alle prese con una doppia dose di doveri quotidiani. Quando anche l’ultimo appello presentato dai Brennan viene respinto dalla Corte Suprema, Lara tenta il suicidio: è l’ultima goccia di frustrazione che fa traboccare John. Il professore che (non a caso) impartisce lezioni sui romanzi di Don Chisciotte si imbarca in un’impresa disperata, dalle altissime probabilità di fallimento, ovvero far evadere sua moglie per evitarne la morte e riunire la famiglia. John contatta un galeotto evaso (Liam Neeson, già protagonista di un’avventura simile in Io vi troverò) per farsi istruire sui punti critici che decidono la riuscita di una fuga dal carcere, si immerge nella violenza dei bassifondi per ottenere soldi e documenti falsi, affida il figlioletto Luke alla madre di una sua amichetta (la bellissima Olivia Wilde, l’assistente “13” del Dr. House) e dà inizio al suo ambizioso piano. Quello che John non sa è che la polizia ha già fiutato qualcosa di sospetto ed è già sulle sue tracce...
The next three days è un film denso di suspense. L’aria greve che aleggia intorno alla preparazione di John, la brutalità delle sue esperienze nei quartieri malfamati della città e l’ambiguità della moglie che vuole salvare (sarà davvero innocente come lui si ostina a credere?) creano un’atmosfera da vero thriller, che poi sfocia in una lunga parte d’azione e in un finale soddisfacente. La fotografia scura, opprimente e spesso mossa con cui la storia è mostrata risulta molto adatta alla narrazione, e gli attori sono più che adeguati alle loro parti; secondo il regista Haggis, l’attore neozelandese Russell Crowe era l'ideale per interpretare “un uomo qualunque capace di ergersi affrontando circostanze straordinarie”, come già aveva dimostrato nei grandi successi Il gladiatore (2000), American gangster (2007) e Robin Hood (2010). Elizabeth Banks, che cambiò il suo vero cognome Mitchell per distinguersi dall’altra attrice Elizabeth Mitchell (la dottoressa Juliet Burke della serie Lost), si è allontanata dai film comici (per esempio Piacere Dave) che le hanno dato notorietà per interpretare la fragile e un po’ losca Lara Brennan, e il risultato è buono.
Al botteghino americano, The next three days è partito benino (6.750.000 dollari di incassi nel primo weekend) per poi fermarsi, a gennaio, a soli 21 milioni di dollari di ricavi dalle sale; in Italia, distribuito da Medusa Film, ha guadagnato 992.000 euro nel primo weekend di programmazione, più che raddoppiati entro la settimana successiva.

Lor 

domenica 17 aprile 2011

I Rio omaggiano i 150 d'Italia

Vi ricordate i Rio? Recentemente ve li abbiamo presentati su VC; in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia la band ha prodotto un nuovo singolo 150. Contrariamente a quanto ci si può aspettare anche solo leggendo il titolo, questo non è solamente un inno alla nostra patria e le parole di Marco Ligabue (chitarrista della band nonché fratello minore di...) ci danno il senso della canzone: "Amo alla follia il nostro paese e i motivi sono tanti, in un momento storico di grande sofferenza come questo, dove le crisi hanno preso il posto dei sogni e di una morale comune, coi Rio abbiamo sentito l'esigenza di lanciare una provocazione, una voce 'fuori coro', un punto di vista che provi a dare forza a qualche risposta, cantando voglia di ribellione. '150' vuole essere una nostra rivoluzione emotiva".

Il video della canzone è stato realizzato con la regia di Cristian Biondani a Prato dove si trova il polo logistico di Coop Italia non food con il più grande impianto fotovoltaico in Italia, ampio quasi come cinque campi di calcio.
La canzone è piuttosto orecchiabile e il sound rock ma allo stesso tempo morbido che caratterizza questa band è facilmente riscontrabile. Per quanto riguarda invece il testo traspare appunto questa “voglia di ribellione” e di non conformità verso altre canzoni e più in generale un mondo che ci vuole sempre più omologati.

"Adesso che accettiamo il vuoto vomitando in lungo e in largo
e soprattutto quello che è bello non lo capiamo più 
mentre tutti fanno tutto, fanno tutto a tutti 
la statua è caduta da cavallo e nessuno la tira su … 
Ma … piacere a tutti non e' un mio problema 
piacere a tutti e' una malattia 
con quella luce in faccia e un buttafuori sulla schiena 
siamo venuti mossi nella fotografia"



Mywo

sabato 16 aprile 2011

Presentato il cast del concerto del Primo Maggio a Roma

Come ogni anno arriva puntuale insieme alla festa dei lavoratori, il concertone del primo maggio, imponente manifestazione politico-musicale, ultimo baluardo della libertà di pensiero ed espressione. Quest'anno il tema non poteva che essere dedicato ai 150 anni dell'unità d'Italia: La storia siamo noi. La storia, la patria, il lavoro. Nella storica cornice di Piazza San Giovanni a Roma, l'attore e comico Neri Marcorè presenterà in diretta su Rai 3 dalle ore 15 le esibizioni di grandi nomi della musica italiana. Il cast, degno di nota, è stato svelato ieri durante una conferenza stampa e si compone di esordienti d'eccezione e di alcuni habituè:

Francesco De Gregori e Lucio Dalla
Subsonica
Caparezza
Daniele Silvestri
Gino Paoli
Modena City Ramblers
Bandabardò
Edoardo Bennato
Paola Turci
Eugenio Finardi 
Enzo Avitabile (con Raiz e Co' Sang)
Peppe Servillo e Fausto Mesolella
Bandervish
Luca Barbarossa
Edoardo De Angelis


A tutti questi si aggiunge l'Orchestra Roma Sinfonietta (72 elementi più 60 coristi) che accompagnerà gli artisti e che omaggerà il nostro paese con l'esecuzione di alcuni brani che hanno fatto la storia dell'Italia: l'Inno di Mameli, Bella ciao, estratti dal Nabucco (Va' pensiero) e dall'Aida, raggiungendo il culmine con l'inedito di Ennio Morricone, Elegia per l'Italia.
Appuntamento tra poche settimane per un'iniezione di democrazia, tanto rara da ricevere da parte della televisione italiana.
D9P

Ecco il prequel de Il pianeta delle scimmie: Rise of the planet of the apes

Tratto dal romanzo del 1963 La planète des singes di Pierre Boulle, Planet of the Apes (Il pianeta delle scimmie) è un film del 1968 diretto da Franklin J. Schaffner che racconta le disavventure di alcuni astronauti statunitensi ammarati su un pianeta sconosciuto, popolato da scimmie senzienti e uomini selvaggi. Charlton Heston, nei panni dell’unico scienziato sopravvissuto, scopriva alla fine del film che il pianeta era in realtà la Terra del futuro: una qualche catastrofe avvenuta nel passato doveva aver causato l’estinzione dell’umanità e, a una distanza di tempo imprecisata, l’ascesa delle scimmie. Memorabili le sue grida disperate: “Sono a casa... sono a casa. L’astronave è ricaduta sulla Terra sconvolta dalle esplosioni atomiche! Voi uomini... l’avete distrutta! Maledetti! Maledetti per l’eternità, tutti!”. Il pianeta delle scimmie fu un film estremamente innovativo, sia per la trama originale, sia per il fascino degli elaborati trucchi e costumi scimmieschi; la critica lo definì unanimemente uno dei migliori film dell’anno. Nonostante i produttori ritenessero che si sarebbe dimostrato un fallimento, Il pianeta delle scimmie si rivelò intelligente, divertente e tecnicamente molto ben realizzato, nonostante i bassi fondi a esso destinati, e incassò più di 32 milioni di dollari nel mondo. Ne nacque un franchise di successo: sequel, serie tv, cartoni animati, fumetti, remake... e oggi, a distanza di più di quarant’anni, la Twentieth Century Fox ha deciso di girarne un prequel. Rise of the Planet of the Apes, diretto da Rupert Wyatt e previsto nelle sale statunitensi per il prossimo agosto e in quelle italiane per novembre, è ambientato ai giorni nostri e racconta proprio ciò che ha dato il via alla trama del film originale: il geniale scienziato Will Rodman (James Franco, l’Harry Osborn dei tre Spiderman e protagonista di 127 Ore) elabora un modo per sviluppare l’intelligenza della sua scimmia cavia Caesar (sotto gli effetti speciali c’è il motion capture di Andy Serkis, già “scheletro” di King Kong e Gollum), e com’è prevedibile questa si rivolterà al suo creatore per iniziare una rivolta di vasta portata. Accanto a Rodman e Serkis recitano Freida Pinto (la bellissima Latika di The Millionaire), Tom Felton (l’inconfondibile Draco Malfoy di tutti gli Harry Potter) e i veterani John Lothgow (l’allucinato serial killer Arthur Mitchell nella serie televisiva Dexter) e Brian Cox. Nel corso di un evento online la Weta Digital, società produttrice degli effetti speciali del film, ha rilasciato il primo trailer e un filmato di making of del trucco di Serkis, che vi proponiamo qui sotto. Si spera che Rise of the Planet of the Apes risulti perlomeno all’altezza del capolavoro del 1968 a cui si rifà, e non invece una porcata come il remake del 2001 a opera di Tim Burton.

Lor

GTA V a inizio 2012?

Grand Theft Auto IV, undicesimo videogioco (sesto in 3D) della celeberrima serie che ha ridefinito prima su computer e poi su console il concetto di sandbox game, è stato pubblicato il 29 aprile 2008 per Playstation 3 e Xbox 360, mentre la versione Windows è arrivata più di sei mesi dopo, il 2 dicembre 2008. GTA IV raccontava una storia molto più matura e amara degli episodi precedenti: il protagonista slavo Niko Bellic, durante la sua ascesa criminale a Liberty City (New York), vedeva morire o finire in carcere tutti i suoi boss e colleghi (a volte ne era la causa), e il bivio finale del gioco costringeva il giocatore a scegliere tra la vita del suo simpatico cugino Roman e quella della sua bella Kate, lasciando in ogni caso un po’ di amaro in bocca (il crimine, dunque, non paga?). Il gioco, per la prima volta nella saga, disponeva di una serie di modalità multiplayer online; sul fronte estetico, GTA IV poteva vantare la potenza del motore grafico proprietario RAGE, mentre il motore fisico Euphoria risultava piuttosto deludente, specie durante la guida dei veicoli. La versione pc del gioco era poi afflitta da una pesantezza incredibile e un nutrito numero di bug, cui Rockstar ha messo mano con tremenda lentezza. E’ già da tempo che milioni di affezionati giocatori si chiedono che cosa proporrà loro la software house Rockstar Games nell’inevitabile Grand Theft Auto V, ma finora le notizie in proposito sono state praticamente nulle. E’ con una certa sorpresa, quindi, che oggi si è notato che il sito di Gamestop Germany, la branca tedesca della nota catena di negozi di videogiochi, ha esposto la possibilità di pre-ordinare GTA V e persino indicato la data di uscita del gioco nel 15 gennaio 2012, salvo poi eliminare la pagina in questione. Rockstar Games non ha né smentito né confermato la notizia, ma a questo punto è estremamente probabile che sfoggerà del materiale su GTA V (perlomeno qualche informazione generica, se non artwork, screenshot o addirittura video di gameplay) all’imminente Electronic Entertainment Expo di giugno a Los Angeles.

Lor

venerdì 15 aprile 2011

Raf ritorna con Un'emozione inaspettata, che anticipa l'album Numeri

A sorpresa e decisamente senza preavviso, Raf (all'anagrafe Raffaele Riefoli) annuncia il suo ritorno con un nuovo disco e relativo singolo per le radio. Il 10 maggio 2011 uscirà infatti Numeri su etichetta Sony BMG, che segue l'ultimo disco di inediti Metamorfosi del 2008 e il CD+DVD live Soundview del 2009.
La casa discografica ha già rilasciato anche la tracklist dell'album, in cui compare un interessante collaborazione con il rapper Frankie Hi-NRG e con Nathalie (vincitrice di X-Factor) per la title-track, Numeri:


01 - Numeri (con Frankie Hi NRG e Nathalie Giannitrapani)
02 - Senza cielo
03 - Un’emozione inaspettata
04 - Nuovi mondi
05 - Oltre di noi
06 - Controsenso
07 - Un tempo indefinito
08 - Vertigine
09 - Il mio scenario
10 - Mai del tutto
11 - Ogni piccola cosa



La traccia numero 3, Un'emozione inaspettata, è la canzone scelta per le radio, in rotazione da oggi. Il singolo, che vi presentiamo di seguito, non si discosta molto dall'opera recente di Raf, mantenendo una dolce melodia, pronta pronta per gli amori estivi. 


Restiamo in attesa del nuovo album e del ritorno di un altro grande della musica italiana, come Raf.
D9P