giovedì 1 dicembre 2011

VaSongs #8

Rieccoci con l’appuntamento di novembre di VaSongs, la rubrica musicale ufficiale di Vasi Comunicanti. Apriamo le danze con la rivelazione dell’anno Bruno Mars che non smette mai di sorprendere e sforna l’ennesimo successo: si tratta di It will rain, nuovo inedito scritto per la colonna sonora di Breaking dawn – Parte 1. In pieno stile Grenade, il brano riprende la sofferenza della perdita della propria metà e la traspone in musica, con il solito testo esagerato e strappalacrime che passa dalla morfina per guarire dal dolore al rapporto ostico con i genitori di lei. Ciò che salva la canzone è però la musica: un’atmosfera e una melodia che rapiscono, il tutto supportato da una voce eccezionale che tocca punte molto difficili da raggiungere. Ormai Bruno Mars non sbaglia un colpo.

If you ever leave me, baby,
Leave some morphine at my door
'Cause it would take a whole lot of medication
To realize what we used to have,
We don't have it anymore.

A quattro anni dall’ultimo album di inediti Dalla pelle al cuore, Antonello Venditti sforna un nuovo singolo dal titolo Unica, che anticipa il disco omonimo. Il pezzo è la solita canzone “alla Venditti”, con un buon appeal sull’ascoltatore, che racconta con parole semplici la distanza e il distacco tra due innamorati, purtroppo o per fortuna ancora legati, a tal punto da definire la sua lei “mio danno ed amore” (non si direbbe ma dice proprio queste parole…).

Tu dimmi dove sei
se vivi un'altra storia con chi stai?
lui ti prenderà?
lui ti stringerà?
lui ti griderà sei unica?

Quando ho sentito la canzone che vorrei presentarvi ora, ho subito pensato di stare ascoltando Mika, di cui siamo in attesa del nuovo album e di un nuovo singolo dopo Elle me dit. Quando poi lo speaker ha disannunciato il brano mi sono vergognato di non aver riconosciuto una voce così particolare: mai potevo andare a pensare a Marlon Roudette, ex leader dei Mattafix (quelli di Big city lights, per capirci), che ora ci prova in veste di solista con New age, primo estratto dall’album Matter fixed. Un pezzo soft e dalla melodia molto dolce, immediatamente apprezzabile, ma sfortunatamente poco diffuso nelle radio italiane, ma non su VC.

Are you loving pain, loving the pain?
And with everyday, everyday
I try to move on.
Whatever it was,
Whatever it was,
There’s nothing now.
You changed.
New age

La vera sorpresa degli ultimi tempi è però la nuovissima produzione degli Otto Ohm, gruppo romano poco conosciuto ma che meriterebbe molta più visibilità: potreste conoscere qualche vecchio successo come Crepuscolaria, Oro nero, Domani, Le nostre buone intenzioni o la recente Come parlo di te (se non l’avete fatto, fatelo). Per il nuovo brano gli Otto Ohm hanno deciso di mantenere il loro inconfondibile stile ma di piazzarci sotto una bella base disco anni ’70: nel loro stile rientrano pienamente testi ermetici e tendenti alla tristezza e proprio dall’abbinamento di musica disco e un testo serio/disilluso nasce Disco tristo. Mai titolo fu più terribile, ma il coraggio di questa band di addentrarsi in nuovi percorsi musicali è da stimare; dopo lo spiazzamento iniziale, apprezzerete sicuramente la canzone che parla delle speranze dei giovani nel futuro e di quanto spesso non siamo capaci di “vedere quello che è evidente”.
Rimanendo in tema “disco”, impossibile non parlare di Something for the weekend del cantante e dj britannico Ben Westbreech, un pezzo che sta spopolando in tutte le radio del mondo, nonostante sia stato rilasciato ufficialmente il 23 settembre. Il brano è un mix di generi, dal pop alla dance, dal jazz (in stile Jamiroquai) alla house, e mantiene una sobrietà che sfiora quasi la sensazione di relax, per quanto sia decisamente ballabile.
Passando alla musica nostrana, super collaborazione per il secondo singolo di Adriano Celentano, estratto da Facciamo finta che sia vero, dal titolo Non so più cosa fare. L’ex molleggiato continua a remare verso la continua reinvenzione della sua musica e, dopo la stupefacente Non ti accorgevi di me, propone ora una canzone forse ripetitiva e dai toni cupi ma certamente non banale; il testo mescola l’amore con argomenti più impegnati, in pieno stile Celentano. Sulla musica di Manu Chao si alternano le voci di Jovanotti, Giuliano Sangiorgi, Franco Battiato e di Celentano, appunto, per un mix unico e dai toni malinconici.
Tiziano Ferro sforna un nuovo album dal titolo L’amore è una cosa semplice e, con esso, il secondo singolo, la title-track del disco. Siamo molto distanti dall’orecchiabilità de La differenza tra me e te ma il brano merita qualche ascolto, per un artista che cerca sempre di stupire e tenta di reinventarsi. Un altro big della musica italiana, Jovanotti, sforna anch’esso il singolo che dà il titolo all’album, Ora. Il brano giusto da presentare dopo le movimentate Il più grande spettacolo dopo il Big Bang e La notte dei desideri. Sul fronte femminile, ecco Giorgia in un inaspettato duetto con Eros Ramazzotti per il terzo singolo Inevitabile: un pezzo più commerciale rispetto ai suoi predecessori, che racconta quanto sbattere contro l’amore sia, appunto, inevitabile.

Ultime segnalazioni flash: i Planet Funk firmano la colonna sonora del film La kryptonite nella borsa riprendendo in chiave elettronica il classico di Nancy Sinatra, These boots are made for walkin’, senza stupire più di tanto; il secondo singolo dei Red Hot Chili Peppers è Monarchy of roses, forse perfino più interessante del primo; ritornano i The Fray con Heartbeat, solito stile ma molto lontano dai fasti di How to save a life; il fenomeno del momento, Adele, sceglie Rumour has it come quarto singolo, diverso dai precedenti, sicuramente non all’altezza dei precedenti ma tutto da ascoltare; l’ex Oasis Noel Gallagher lancia If I had a gun con le solite atmosfere “Oasis” ma meglio di The death of you and me; come già annunciato, i Litfiba firmano un nuovo brano, Squalo, dopo la reunion di questo anno; Ora e allora anticipa disco e film su Campovolo 2.011 di Ligabue, un po’ troppo in stile Buonanotte all’Italia; grande ritorno anche per L’Aura che, in duetto con Nek, propone una cover italianizzata di Total eclipse of the heart di Bonnie Tyler; passato un po’ in ombra con il suo ultimo disco Numeri, Raf presenta il terzo singolo Controsenso; infine, Michael Bublé continua la promozione dell’album Christmas consegnando alle radio il classicissimo Santa Claus is coming to town.

Per concludere questo appuntamento con la musica, vorrei parlarvi del fenomeno Michel Telò, artista brasiliano che sta conquistando il mondo intero con Ai se eu te pego, un tormentone assicurato dei prossimi mesi, che come tutti i tormentoni, quando entra in testa non esce più. La diffusione di questa canzone è stata aiutata da alcuni calciatori che tramite esultanze (Cristiano Ronaldo e Marcelo del Real Madrid) e balletti su Youtube (i brasiliani Neymar, Thiago Silva, Robinho e Pato) stanno contribuendo a un successo già annunciato. Solo una domanda: com’è possibile che nel concerto ripreso in questo videoclip sia così pieno pieno pieno di fi……di entusiasmo??
D9P

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