mercoledì 14 marzo 2012

Tris di nuovi manga #2: Toriko, A Certain Magical Index, The World God Only Knows


Toriko
Autore: Mitsutoshi Shimabukuro
Editore italiano: Star Comics
Prezzo: 4,20 
Frase chiave: «Io non uccido prede... se non per mangiarle! Se non mangio non uccido, e se uccido mangio. È la mia regola.»

Nel pieno della cosiddetta "Era dei buongustai", in cui il business principale è quello della gastronomia, il giovane e timido cuoco d'albergo Komatsu viene incaricato dal suo capo Umen Umeda di assoldare un "fornitore di cibi di lusso" che procuri dell'eccellente quanto rara carne di gararadrillo. La pericolosità di questo animale richiede l'intervento del miglior fornitore sulla piazza, ovvero l'esperto, nerboruto e vorace Toriko, che accetta l'incarico. Komatsu e Toriko si avventurano così sull'isola di Babaria, in cui li attendono bestie feroci e in particolare un gararadrillo imbattuto da 300 anni... nella seconda missione raccontata nel volume, Toriko e il pavido Komatsu entrano in una riserva naturale dell'International Gourmet Organization per recuperare uno dei leggendari "Frutti arcobaleno", leccornia che si dice riveli sette differenti gusti quando viene mangiata. L'albero da frutto, però, è difeso da un'intera tribù di ferocissimi troll king...
Immaginate un moderno Ken il Guerriero la cui esistenza è votata alla ricerca del menù perfetto, aggiungeteci un bel po' di comicità e di sbruffoneria, condite con disegni cartooneschi sempre molto espressivi e otterrete Toriko. Questo nuovo manga mi ha colpito per il suo ritmo gagliardo, per l'innegabile carisma del protagonista (le gag sulle sue qualità e abilità esagerate hanno dell'infantile ma funzionano) e per la simpatia di molte scene e dettagli; le vignette in cui Toriko rivela il suo "vero volto" mi hanno davvero esilarato. L'unico difetto che ho osservato è una risoluzione troppo rapida degli scontri chiave, con Toriko che non viene mai messo davvero in difficoltà e che vince senza troppa fatica. Gli animali e i cibi fantasiosi, divorati da un protagonista dallo stomaco senza fondo, ricordano One Piece, con cui infatti Toriko ha recentemente avuto un crossover: il sommo Eiichiro Oda ha voluto aiutare Mitsutoshi, suo amico personale, a lanciare l'anime tratto dal suo manga, la cui prima puntata è stata trasmessa in Giappone nello scorso aprile.

A Certain Magical Index
Autore: Kazuma Kamachi (storia originale), Chuya Kogino (disegni), Kiyotaka Haimura (character design)
Editore italiano: Star Comics
Prezzo: 4,30 € (scontato a 1,90 € fino al 22 marzo)
Frase chiave: «La mia mano destra è un Imagine Breaker, un distruttore d'illusioni... è in grado di neutralizzare qualunque tipo di potere anomalo, che si tratti del supercannone elettromagnetico o di miracoli divini

Sebbene abiti e frequenti la scuola nella futuristica città-studio costruita fuori Tokyo, in cui si sviluppano "poteri superiori" negli studenti tramite farmaci e macchinari elettronici, Kamijo Toma è uno sfigato. Kamijo vive da solo in un alloggio disordinato, ha più nemici che amici e l'unica ragazza che lo degna d'attenzione vuole annichilirlo con i suoi poteri elettrici. L'unico potere del ragazzo, inoltre, è l'Imagine Breaker della sua mano destra, una sorta di contro-abilità con cui può neutralizzare i poteri degli altri. La blanda vita di Kamijo viene sconvolta dall'incontro con una piccola suora di nome Index, che gli racconta storie incredibili: la ragazzina farebbe parte della "Chiesa del Male Necessario", finalizzata a indagare sulla magia e a sconfiggere i maghi malvagi, e dentro il suo corpo sarebbero conservati 103.000 grimorii (libri magici), la cui potenza, usata dalle mani sbagliate, potrebbe sovvertire l'intero ordine mondiale. Nonostante l'iniziale diffidenza, Kamijo si troverà presto a difendere Index dal tenebroso piromante Stiyl Magnus, che ha ferito la ragazzina e vorrebbe rapirla per carpirne il prezioso sapere arcano. Ma come può farsi valere un adolescente buono solo ad annullare i poteri offensivi scatenati contro la sua mano destra, che peraltro pare distruggere anche le difese sacre di Index e la buona sorte dello stesso Kamijo?
A Certain Magical Index butta subito tanta carne al fuoco, tra superpoteri, magie, organizzazioni religiose e intrighi mondiali, peccando di frettolosità narrativa. Al cliché del ragazzo medio ma "dotato" che deve difendere una ragazza sovrannaturale (iniziò così anche Bleach, tanto per dirne uno) si aggiungono conclusioni degli scontri quantomeno sbrigative e dei riferimenti al cristianesimo e al Vaticano che, come in D.Gray-Man, a noi italiani non possono che apparire un po' ridicoli. Esempio: Index indossa una "chiesa in forma d'abito", fatta di un resistentissimo "tessuto che riproduce esattamente quello della Sindone di Torino". I disegni non sono particolarmente interessanti, gli sfondi sono spesso bianchi (il pensiero corre di nuovo a Bleach) e i due personaggi femminili principali, Index e l'improbabile baby-professoressa Komoe Tsukuyomi, sono una mezza loli e una loli in piena regola. Nel complesso, questo primo numero di ACMI mi ha dato una spiacevole impressione di faciloneria, senza riuscire in alcun modo a guadagnarsi il mio gradimento.

The World God Only Knows
Autore: Tamiki Wakaki
Editore italiano: Star Comics
Prezzo: 4.20 € (scontato a 1,90 € fino all'8 aprile)
Frase chiave: «Ebbene sì, mi piacciono solo le ragazze virtuali! La realtà è solo un gioco mal programmato!»

Il diciassettenne Keima Katsuragi, studente liceale di bell'aspetto, è un otaku (nerd) incallito: gioca alla PSP anche durante le lezioni, vive nell'alienazione di un suo mondo videoludico e prova interesse solo verso le ragazze dei gal games, i simulatori di storie romantiche. Keima pare destinato a diventare il classico hikikomori grasso e solitario che annuncia su internet di aver sposato una qualche bellezza virtuale, ma a turbare la sua monotona quotidianità arriva nientemeno che una demone infernale, incaricata di catturare i kaketama (anime cattive) fuggite dall'inferno. Keima ha accettato per orgoglio una sfida pervenutagli via e-mail che metteva in dubbio le sue abilità di "Dio della conquista" e si è ritrovato costretto, pena la decapitazione, ad aiutare la volenterosa Elsea De Lute Irma, detta Elsie, a stanare i kaketama dalle studentesse dell'istituto scolastico in cui hanno trovato rifugio: gli spiriti fuggitivi si nascondono infatti nelle "ferite dell'animo umano", e Keima dovrà sedurre le vittime di queste possessioni per farle innamorare, sanare i loro problemi interiori e scacciare il kaketama in questione, così che Elsie possa riacchiapparlo. Quello che Elsie non sapeva, però, è che il presunto latin lover è competente di corteggiamento solo nei videogiochi, e che dal vivo non ha mai avuto la benché minima esperienza amorosa... per il reticente Keima e la candida Elsie inizia così una serie di avventure romantiche con indagini, equivoci e sviluppi imprevisti, anche tra loro due. 
Per un nerd come me è impossibile non prendere in simpatia un personaggio come Keima, un freddo calcolatore alla Light Yagami di Death Note che però "investe" tutto il suo tempo in patetici videogiochi sentimentali. La sua volontaria alienazione dal mondo reale è rimarcata in continuazione con gag e frasi da ricovero psichiatrico, e anche per questo i suoi goffi approcci con le ragazze che gli viene chiesto di sedurre passano dal divertire al creare un minimo di pathos. Molte situazioni sono giapponesi fino al midollo e fanno parte di stereotipi abusatissimi (il "fattaccio del bagno" su tutti), ma quasi tutte sono rappresentate con molto umorismo e disegni stilizzati che ispirano tenerezza. Dal manga, che ha esordito in patria nel 2008, è stato tratto un anime di due stagioni da 12 puntate l'una, più due OAV e due light novel.

Lor

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