venerdì 8 giugno 2012

E3 2012: le sorprese e le delusioni della conferenza Ubisoft

Dopo Microsoft ed Electronic Arts è finalmente il turno di Ubisoft: finalmente perché il nome che tutto l’E3 attende è quello di Assassin’s Creed 3, e oltre a quello lo sviluppatore francese ha svariati “pezzi da 90” che tengono incollati milioni di fan in attesa di news. 


L’inizio è tutto ritmo e musica: come per Microsoft il palco viene invaso da ballerine per presentare Just Dance 4 ed è presente anche la guest star Aisha Tyler per descriverci il gioco, ma null’altro viene mostrato e il succo è “sarà il migliore del suo genere”. Basiti siamo e con la mascella divelta (in senso positivo) rimaniamo visto che compare la scritta Far Cry 3 su tutti gli schermi: a giudicare dalle primissime immagini potremmo soprannominarlo Porn Cry. 
Scherzi a parte, si parte in salsa davvero tribale, per poi tuffarci in acqua e di nuovo nella giungla; sin da subito si capisce che sarà molto importante un approccio stealth, in quanto non appena scoperti si realizza che i nemici sono tanti e i loro proiettili anche di più; la follia è il punto attorno al quale ruota tutta la trama, molti i filmati “onirici”, se così possiamo chiamarli, e già questo dà da pensare, visto quel che abbiamo appena detto riguardo l’approccio stealth. Il ritmo attraverso il quale Far Cry 3 ci viene presentato è di certo molto incalzante e le scene d’azione si susseguono una dopo l’altra,  e l’incrocio di queste con le visioni del protagonista creano un intreccio davvero interessante; vale la pena anche di sottolineare la possibilità di giocare in co-op offline a 4 giocatori, una vera goduria per le serate tra amici. 

Max Beland ci introduce subito dopo a Splinter Cell: Blacklist in qualità di creative director: diversamente dal filmato mostratoci durante la conferenza Microsoft, questo è solo in CGI e ci giustifica anche a livello di trama la possibilità di giocare in co-op; altro filmato in CGI per The Avengers: Battle for Earth: pugni, fulmini e sganassoni, peccato non ci dica nulla di più sul gioco vero e proprio. 

A risollevare gli animi arriva un altro titolone che la folla aspettava impaziente: Rayman Legends. L’accoppiata in questo caso è con Wii U e bisogna dire che sarà quasi certamente vincente, a partire dal fatto che si potrà giocare fino a 5 giocatori contemporaneamente (sì, proprio cinque!) e che alcune azioni saranno controllate tramite il touch screen del nuovo controller nonché dal suo accelerometro; la struttura è quella di Rayman Origins, ma proprio per questo non tradisce i fan della saga, che anzi a fine presentazione applaudiscono con una vera standing ovation, soprattutto per quello che sembra una sorta di livello musicale dal ritmo davvero incalzante. Si passa quindi a un'atmosfera decisamente più gore con Zombie U (manco a dirlo esclusiva Wii U), che però si mostra solo tramite un filmato CGI in cui ammiriamo la devastazione portata dai non morti a Londra e nulla più. 

Dopo una rapidissima carrellata a vari titoli minori, sempre in esclusiva per la Wii U, (tra cui anche i Rabbids) si passa a quello che tutti aspettavano: Assassin’s Creed 3. Si parte con un trailer in CGI in cui l’assassino fa la solita parte da Capitan America di Avengers e uccide il cattivone templare di turno, quindi si passa al gamplay vero e proprio con una corsa acrobatica in mezzo a un bosco innevato e con Connor, il novello assassino, in caccia di daini; la caccia è fruttuosa ma attira altri animali, meno impauriti e più famelici (i lupi in questo caso) e qui si conferma che questa volta gli umani non saranno gli unici nemici. 
Entrando in un accampamento alleato, inoltre, fa davvero piacere vivere l’evoluzione che il gioco ha preso nell’interazione con gli npc, i quali infatti non brilleranno più come degli alberi di natale in attesa della vostra considerazione ma vi si faranno incontro per chiedervi aiuto e automaticamente la loro richiesta si tramuterà in una quest attiva; allo stesso modo, per completare le suddette basterà avvicinarsi a chi di dovuto e il nostro assassino vi interagirà in modo molto realistico; poco dopo una nuova sessione acrobatica tra alberi e rocce fornisce lo spunto per una riflessione: nelle prime ore di gioco sarà probabilmente molto più difficile muoversi furtivamente e in alto rispetto ai nemici a terra, per il semplice fatto che mancherà il colpo d’occhio per gli appigli dove arrampicarsi e per i passaggi tra un albero e l’altro, piuttosto che tra una roccia ed un’altra, in quanto rimangono molto più mimetizzati nell’ambiente circostante. 
Arriviamo invece a una nota dolente, ovvero i combattimenti, che sicuramente diventano molto più veloci e dinamici (sarà infatti possibile attaccare e uccidere in corsa), ma gli avversari continueranno a farsi avanti uno alla volta salvo rare eccezioni (ad esempio un plotone che spara una raffica di colpi tutti assieme contro il protagonista); in compenso le azioni possibili sono molte di più e sicuramente da attivare molto più in fretta rispetto ai capitoli precedenti. Se si vuole essere cinici però questo filmato non ci porta assolutamente nulla che non fosse già stato dichiarato dagli sviluppatori prima di questa conferenza e un po’ di amaro in bocca lo lascia. 

Con un simpatico siparietto viene presentato a sorpresa ShootMania Storm, l’FPS della Nadeo e “cugino” del famosissimo TrackMania. Viene organizzato uno scontro direttamente sul palco tra un team di 3 fanciulle e uno di 3 ragazzi (tra cui pure un italiano!) e la partita si rivela davvero frenetica e veloce: il gioco infatti è pensato proprio per le partite online e nella sua semplicità incuriosisce parecchio, soprattutto per quelle armi spara-laser e quelle armature illuminate; sia i campi di battaglia che gli equipaggiamenti saranno personalizzabili e condivisibili nel pieno stile del “cugino” corsaiolo. 

Dopo una carrellata del servizio online di multiplayer della Ubisoft per i vari titoli per pc (Trials Evolution, The Settlers Online, Ghost Recon Online su tutti) annuncio ancora più a sopresa di un titolo completamente nuovo: Watch Dogs. 
Il titolo si scopre solo alla fine di un lungo filmato di infografica che ci racconta di come nel 2003 un blackout causato da un virus nel nord-est degli Stati Uniti abbia ucciso 11 persone e di come nel 2013 la gente comune sia diventata una sorgente pressoché infinita di dati preziosissimi, raccolti e influenzati da un solo megacomputer, e in particolare da chi controlla quel computer; il successivo video di gameplay, oltre ad una grafica davvero di altissimo livello, ci mostra un uomo “infiltrato” che grazie ad un “telecomando” può influenzare a proprio piacimento qualunque apparecchio elettronico collegato a una rete, semafori compresi, e proprio tramite quel dispositivo può infiltrarsi dove vuole, conoscere ogni informazione di ogni npc intorno a lui e causare diversivi di vari tipi. 
Il filmato si conclude con una bella scena d’azione: dopo aver causato un incidente bloccando un semaforo, assistiamo a una bella sparatoria con tanto di bullet time, al termine della quale uccidiamo il nostro obiettivo e fuggiamo dalla polizia in arrivo saltando un ponte che noi stessi abbiamo provveduto a far sollevare. Non c’è che dire, davvero uno schema intrigante e nuovo allo stesso tempo, con quel sapore di stealth che ormai Ubisoft ha imparato a gestire davvero bene. 

Finisce la conferenza e nell’attesa di quella della Sony possiamo ritenerci soddisfatti al 50% da Ubi: certo da una parte Far Cry 3, Rayman Legends e questo nuovo Watch Dogs hanno davvero incanalato l’attenzione degli spettatori, ma l’assenza di news consistenti su Assassin’s Creed 3 pesa molto, e pesa ancor di più, a mio modesto parere, che anche quest’anno non si sia minimamente accennato a Beyond Good & Evil 2, seppure moltissimi fan lo aspettino ormai da anni e avessero ricominciato a sperare grazie ad alcune notizie e screen usciti poche settimane prima dell’E3.

Drow

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